Ho un sogno.
Un sogno che un giorno non conterà più il colore della pelle, né il passaporto, né il codice postale in cui sei nato, ma soltanto la dignità con cui ciascuno cammina nel mondo.
Un sogno che un giorno le tecnologie non divideranno, ma uniranno.
Un sogno che le nuove generazioni erediteranno non solo debiti e catastrofi, ma semi di pace, comunità e speranza.
Perché non sarà la ricchezza a renderci liberi, ma la giustizia.
Non sarà la potenza a renderci grandi, ma la fraternità.
