El Rodeo. Giorni senza nome. Un racconto POV sulla detenzione di Alberto Trentini
Il 15 novembre 2024, esattamente un anno fa, Alberto Trentini veniva arrestato in Venezuela mentre portava aiuti umanitari per conto dell’ONG Humanity & Inclusion. Da allora, il cooperante veneziano di 46 anni è detenuto nel carcere di El Rodeo, vicino Caracas, senza accuse formali, senza processo, senza diritti.
Questo racconto prova a entrare nella sua cella, nei suoi pensieri, nelle sue giornate scandite dal metallo contro metallo delle serrature. Tra l’odore acre della paura, la febbre del compagno di cella, i pochi minuti d’aria nel cortile con Luis e Carlos (altri prigionieri dimenticati), emerge la quintessenza dell’essere umano: la speranza.
Non la speranza ingenua che tutto si risolverà, ma quella radicale che resiste attraverso i piccoli gesti. Un pezzo di pane diviso. Una coperta data a chi ha freddo. Uno sguardo che dice: tu esisti, non sei solo un numero.
Per Alberto, che resiste. Per sua madre Armanda, che continua a battersi. Per tutti coloro che credono ancora nella dignità umana.
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