Ti sei mai chiesto cosa succede quando chi denuncia pubblicamente la violenza verbale la pratica in privato? Quando chi predica inclusione tiene liste nere di proscritti? Il caso “Fascistella” ci mostra il tradimento dell’ideale in tempo reale. E nell’epilogo scoprirai perché questa storia mi tocca personalmente: ci sono zone dove non posso presentare i miei libri. Non per quello che ho fatto, ma per come certi “partigiani” preferiscono divorarsi tra compagni piuttosto che combattere il vero fascismo.
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Le Due Italie: Quello che Diciamo sui Migranti e Quello che Facciamo Loro
C’è una storia, quest’anno, che pesa più di tutti i numeri. È la storia di Satnam Singh. Un bracciante morto dissanguato, scaricato davanti casa con il braccio amputato in una cassetta della frutta.
Questa non è cronaca nera. È il manifesto di quella che il Dossier Statistico Immigrazione 2025 chiama una “sottoguerra mondiale contro i poveri”.
Abbiamo costruito un racconto tossico di “invasione”, ma la verità, scrive il dossier, è un “paradosso populista”: gridiamo “non possiamo accoglierli” mentre le nostre imprese implorano per avere manodopera, in un’Italia che sta scomparendo per denatalità.
Come si tiene in piedi questa bugia? Costruendo una “fabbrica dell’illegalità”. Chiamiamo questa macchina “Decreto Flussi”, ma è una lotteria truccata: nel 2024, solo il 7,8% delle quote si è trasformato in un contratto. Il sistema è fatto per creare un esercito di “invisibili” ricattabili, come Satnam.
Il Dossier 2025 non è un libro sui migranti. È uno specchio. Ci mostra le nostre due facce: quella che difende i confini e quella che ha un disperato bisogno di qualcuno che raccolga i pomodori.
IL SUD CHE DENUNCIA
Cotronei, 1,3 milioni di euro spariti, un museo del rock mai nato. I titoli urlano “Sud che ruba”. Ma c’è un dettaglio che nessuno racconta: è stato un calabrese a denunciare tutto. Questa è la storia vera del coraggio civile meridionale che spacca lo stereotipo – quella che i media nazionali dimenticano sempre di raccontare perché è più scomoda della narrazione consolidata.
Il Coraggio di Dubitare: Perché la Riforma è Più Attuale Che Mai
Novantacinque tesi. Un martello. Una porta. Quel gesto del 1517 non fu un atto di fede cieca, ma di dubbio coraggioso. Lutero non voleva distruggere la Chiesa: voleva salvarla dalla corruzione. Oggi celebriamo la Riforma, ma abbiamo dimenticato la sua lezione più radicale: la verità ha paura solo delle domande che non osiamo fare. I dogmi contemporanei non portano tonache, si nascondono dietro algoritmi e consenso sociale. La libertà più profonda non è fare ciò che vuoi, ma essere chi sei. Anche quando nessuno ti dà il permesso.
Marshal Power: Quando la Guerra Gioca da Sola
Erding, Baviera. Mercoledì pomeriggio. Cittadini terrorizzati chiamano la polizia: uomini armati si aggirano per la città. La polizia arriva in forze, elicotteri compresi, e trova decine di individui incappucciati con fucili d’assalto. Gli uomini armati vedono la polizia e aprono il fuoco. La polizia risponde. Un uomo cade ferito.
Peccato che gli “invasori” fossero soldati tedeschi. E i difensori fossero poliziotti tedeschi. E nessuno dei due sapesse dell’esistenza dell’altro.
Benvenuti nell’esercitazione “Marshal Power”: ottocento persone riunite per simulare la difesa nazionale. Risultato? La Germania che spara alla Germania pensando che la Germania stia invadendo la Germania.
“È stato un errore di comunicazione”, hanno detto le autorità. Come dire che il Titanic ha avuto un piccolo inconveniente con un cubetto di ghiaccio.
Ma sotto la risata c’è qualcosa di agghiacciante: quando adulti giocano alla guerra con tale convinzione da dimenticare che è un gioco, cosa ci dice questo sulla guerra vera?
Cronaca satirica di un fuoco amico, riflessione filosofica sul gioco più mortale degli adulti.
Il Tuo Non-Profit è Invisibile? 10 Errori di Comunicazione che Stanno Uccidendo la Tua Missione
La tua non-profit è invisibile? Scopri i 10 errori di comunicazione che stanno uccidendo la tua missione, dal parlare solo di te all’usare dati freddi invece di storie che emozionano.
Halloween: Quando le Zucche Raccontano l’Anima dell’Italia
Prima che gli ultra cattolici la demonizzassero come festa pagana, prima che l’America ce la restituisse con l’accento straniero, Halloween era già qui. Nei vicoli di Serra San Bruno, in Calabria, i bambini bussavano alle porte con zucche intagliate a forma di teschio: “Mi pagate il coccalu di muortu?” Non è un’invasione culturale. È un ritorno a casa. È la storia di come abbiamo dimenticato le nostre radici mentre combattevamo contro noi stessi. E di come possiamo restituire ai nostri figli una festa che è sempre stata profondamente italiana, profondamente spirituale, profondamente nostra.
L’obbedienza non è più una virtù: una risposta necessaria a Suor Monia Alfieri
È più onesto obbedire o protestare? Ribaltando l’appello di Suor Monia Alfieri, questa analisi dimostra come il dissenso non sia “disonestà”, ma il più alto atto di responsabilità. Sulle orme di Don Milani, si afferma che la pace si costruisce con la critica, non con il silenzio complice.
Il vestito dell’imperatore: quando l’abito cerca di fare il monaco
L’ostentazione di simboli di potere ecclesiastico nel 2025 racconta più di una fragilità umana che di autentica autorevolezza spirituale. Come un’armatura dorata che protegge un cavaliere spaventato, gli abiti solenni e la distanza cerimoniale rischiano di diventare scudi dietro cui nascondere l’insicurezza personale. Il Vangelo propone l’opposto: Gesù lava i piedi e muore nudo, Francesco sceglie scarpe consumate e prossimità. La vera autorità non ha bisogno di pubblicità, si impone da sola. Quando un leader spirituale si affida agli ori per essere riconosciuto, quando moltiplica le distanze protocollari, comunica più debolezza che forza. In un’epoca che ha il radar dell’inautenticità, questa scelta allontana chi cerca testimoni credibili, non monumenti. Il test è semplice: togli l’abito, cosa rimane? L’evangelizzazione oggi richiede il coraggio della vulnerabilità, non la sicurezza dei paramenti. Perché la grandezza vera non teme l’ordinarietà, e Dio fatto uomo non ha bisogno di rappresentanti travestiti da imperatori.
Il Sangue Dimenticato: Rizziconi e l’Obscenità del Silenzio
Settembre 1943. Un lenzuolo bianco sventola su un campanile in Calabria, un fragile grido di pace. Ma per i soldati tedeschi, quella non era gente da risparmiare. Erano gli Itaker, “ibridi razziali” la cui vita valeva meno di un proiettile.
Inizia così una delle stragi più brutali e sistematicamente ignorate della Seconda Guerra Mondiale in Italia: Rizziconi. Diciassette civili, tra cui dieci bambini, massacrati da un odio che non si fermò nemmeno dopo la pioggia di fuoco. La vera oscenità fu il silenzio che seguì, un’amnesia di Stato durata 73 anni.
Perché questa strage, come tante altre nel Sud, è stata cancellata dalla nostra memoria collettiva? La risposta è una ferita ancora aperta nella storia d’Italia, una storia di razzismo e di giustizia negata.
Leggi tutto per scoprire la storia di un’ingiustizia che va oltre le bombe…
