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Il Lavoro in Italia e le Sfide per gli Over 50: Un Focus sulla Calabria

Posted on 2 Giugno 2025 By tommaso

Se hai da poco superato i 50 anni, o ti ci stai avvicinando, e ti trovi a cercare lavoro qui, nella nostra Calabria, sai bene cosa significa. Ogni giorno è una sfida, un misto di speranza e frustrazione, mentre si naviga in un mercato del lavoro che sembra aver dimenticato l’esperienza e la dedizione.

E poi arrivano giorni come la Festa della Repubblica. Accendi la TV, senti parlare di un’Italia “fondata sul lavoro”, e magari ti scappa un sorriso amaro. Perché la realtà che tocchiamo con mano, aprendo i siti di annunci, parla spesso un’altra lingua: quella del precariato, di paghe non sempre adeguate all’impegno, di contratti a termine che lasciano sospesi. Non sei solo/a a sentire questo contrasto come un pugno nello stomaco.

La Realtà che Viviamo, Senza Filtri

A livello nazionale, ci raccontano di segnali di miglioramento, di crescita dell’occupazione. Ma per chi ha più di 50 anni e cerca un nuovo impiego, la salita è più ripida. Ci si scontra con difficoltà accentuate, spesso legate a pregiudizi sull’età – il cosiddetto ageismo – o alla sensazione che le proprie competenze, soprattutto quelle digitali, non siano più al passo coi tempi.

Qui in Calabria, queste difficoltà si amplificano. La nostra è una terra meravigliosa, ma sconta debolezze economiche che conosciamo bene, tassi di disoccupazione e inattività elevati, e il peso di un’economia sommersa che offre poco e toglie tutele. Sentiamo parlare del “paradosso calabrese“: aumentano gli occupati, ma calano i residenti. Questo suggerisce che i nostri giovani, le energie più fresche, spesso cercano fortuna altrove, lasciando un mercato del lavoro interno meno dinamico, specialmente per chi, come noi senior, è rimasto.

E che dire di fenomeni come quello degli “stagisti anziani“? Persone con esperienza che si ritrovano in tirocini, magari nel settore pubblico qui in Calabria, con tassi di assunzione bassissimi al termine del percorso. È l’immagine di un sistema che a volte sembra fallire proprio quando dovrebbe offrire un ponte verso un impiego stabile, costringendoci ad accettare accordi precari per mancanza di alternative.

Nonostante Tutto: Quali Strade Possiamo Tentare?

È facile sentirsi scoraggiati, lo capiamo. Ma arrendersi non è un’opzione. Anche se il cammino è in salita e le soluzioni non sono immediate, esistono percorsi e strumenti che, con consapevolezza e determinazione, possiamo provare a percorrere.

Innanzitutto, è fondamentale rimettersi in gioco con la formazione. Il mondo cambia velocemente, e con esso le competenze richieste. L’aggiornamento, specialmente in campo digitale, è ormai cruciale. Qui in Calabria, il Piano Triennale per l’Invecchiamento Attivo sottolinea proprio la necessità di interventi di educazione digitale, e programmi regionali come “Skills for Green and Digital Transition” mirano a colmare questo divario anche per i lavoratori più anziani. Un’iniziativa nazionale molto importante è il Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), che offre percorsi personalizzati di aggiornamento (upskilling) e riqualificazione (reskilling). Anche la Calabria ha attivato questi percorsi, con un significativo numero di partecipanti già a gennaio 2025; il tuo Centro per l’Impiego è il punto di riferimento per saperne di più. Non dimentichiamo poi uno strumento come l’Apprendistato di Riqualificazione, previsto dall’articolo 47 del Decreto Legislativo 81/2015, che è accessibile senza limiti di età ai lavoratori disoccupati che percepiscono la NASpI e può rappresentare un modo per acquisire nuove competenze direttamente sul campo, in azienda.

È utile anche conoscere gli incentivi che esistono per le aziende che decidono di assumere. Per i lavoratori con almeno 50 anni e disoccupati da oltre 12 mesi, sono previste agevolazioni come la riduzione del 50% dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro, per 12 mesi in caso di contratto a termine o 18 mesi per un tempo indeterminato. Per il nostro Sud, e quindi anche per la Calabria, misure come la “Decontribuzione Sud” e i nuovi incentivi previsti dal Decreto Coesione per la Zona Economica Speciale (ZES) Unica del Mezzogiorno – che possono arrivare a un esonero contributivo del 100% fino a 650 euro mensili per l’assunzione di lavoratori con più di 35 anni disoccupati da almeno 24 mesi – potrebbero rappresentare uno stimolo. Certo, la burocrazia e la complessità di queste misure possono essere un freno, ma esserne informati può aiutarci a proporci con maggiore consapevolezza alle aziende.

Un’altra strada, da valutare con molta attenzione, è quella dell’autoimpiego. La Regione Calabria ha messo in campo il FUSESE (Fondo per l’Autoimpiego e l’Autoimprenditorialità), che offre una combinazione di finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto per lavoratori svantaggiati, categoria che include gli over 50, che intendono avviare una nuova attività imprenditoriale. Il programma prevede anche un supporto specialistico di tutoraggio. È una scelta coraggiosa, che comporta indubbiamente dei rischi, specialmente nel difficile contesto economico calabrese e per chi potrebbe aver visto erodere i propri risparmi. È quindi fondamentale chiedersi se questa spinta verso l’autoimprenditorialità rifletta una reale vocazione o piuttosto una carenza di opportunità di lavoro dipendente.

Infine, non possiamo non parlare dei Centri per l’Impiego (CPI). Sono loro la porta d’accesso a programmi come GOL, svolgendo la valutazione dei beneficiari e indirizzandoli ai percorsi più appropriati. La Calabria sta cercando di modernizzare i propri CPI e i canali di comunicazione con l’utenza. Forse in passato non ci siamo rivolti molto a loro, o non abbiamo trovato le risposte che cercavamo, anche perché studi indicano che i disoccupati più anziani tendono a fare maggiore affidamento su canali informali. Ma oggi, con i nuovi programmi e gli sforzi di potenziamento, è importante bussare alla loro porta, chiedendo un supporto che sia realmente personalizzato ed efficace per le specifiche esigenze di un lavoratore maturo.

La Nostra Forza, la Nostra Terra, la Nostra Esperienza

Vivere e cercare lavoro in Calabria a una certa età significa affrontare sfide uniche. Ma significa anche possedere una resilienza e una conoscenza del territorio che i più giovani, magari, non hanno ancora maturato. L’ageismo, quella discriminazione basata sull’età che purtroppo esiste, è un pregiudizio stupido: l’esperienza, l’affidabilità, la capacità di mediazione sono valori enormi che le aziende troppo spesso sottovalutano.

Non lasciamoci definire solo dalla data di nascita o dalle difficoltà del momento. Informiamoci, formiamoci dove possibile, facciamo rete. E non smettiamo di credere nel valore che possiamo ancora portare.

È dura, nessuno lo nega. La perdita del lavoro in età avanzata può avere effetti profondi, minando la fiducia in sé stessi. Ma non sei solo/a in questa traversata. Condividere le difficoltà, cercare insieme le informazioni, sostenersi a vicenda può fare la differenza. La strada per un nuovo lavoro può essere lunga e tortuosa, ma la dignità e la speranza di farcela devono accompagnarci passo dopo passo. La valorizzazione dell’esperienza e delle competenze dei lavoratori senior non è solo un atto di equità, ma un investimento cruciale per la vitalità economica della nostra terra.

Infografica: Lavoro Over 50 in Calabria

Lavoro Over 50 in Calabria

Un’amara realtà per molti, in una terra ricca di potenziale ma segnata da sfide profonde. La Festa della Repubblica risuona con un eco diverso quando il lavoro manca o è precario.

Fattori Critici: Un Terreno Difficile

Contesto Calabrese

  • Debolezze economiche strutturali
  • Elevata disoccupazione e inattività
  • Emigrazione giovanile (“Paradosso Calabrese”)
  • Fenomeno “Stagisti Anziani” con bassa stabilizzazione
  • Impatto dell’economia sommersa

Sfide Generali per Over 50

  • Ageismo: discriminazione basata sull’età
  • Gap di competenze, specie digitali
  • Difficoltà di reinserimento nel mercato
  • Promesse non mantenute e senso di esclusione

Percorsi Possibili: Non Solo Ombre

Formazione e Riqualificazione

Aggiornare le Competenze

Programma GOL: Percorsi personalizzati di upskilling/reskilling (info CPI).

Apprendistato di Riqualificazione: Per disoccupati con NASpI, senza limiti d’età.

Skills for Green & Digital Transition: Programmi regionali per competenze digitali e verdi.

Incentivi e Autoimpiego

Nuove Opportunità

Incentivi Nazionali/Sud: Agevolazioni per aziende che assumono Over 50 e nel Mezzogiorno (Decontribuzione Sud, ZES Unica).

FUSESE Calabria: Fondo regionale per autoimpiego e autoimprenditorialità (finanziamenti e contributi).

Supporto e Azione

Strumenti e Atteggiamento

Centri per l’Impiego (CPI): Porta d’accesso a programmi e supporto (richiedere consulenza mirata).

Combattere l’Ageismo: Far valere la propria esperienza e non interiorizzare pregiudizi.

Networking Strategico: Utilizzare reti formali e informali.

Un Messaggio di Speranza Attiva

Nonostante le difficoltà, la rassegnazione non è una via. Informarsi, formarsi e fare rete sono passi concreti. La Calabria ha bisogno dell’esperienza e della resilienza dei suoi lavoratori maturi. La lotta per la dignità e un lavoro equo continua.

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Comments (2)

  1. Maurizio Innocenti ha detto:
    2 Giugno 2025 alle 13:06

    Ciao Tommaso, bella iniziativa, ricordati che per tutti i lavoratori in Naspi ci sono varie opportunità da parte dello Stato per potersi riappropriare del loro lavoro. Cooperative di lavoro. Se vuoi sono a disposizione. Un abbraccio fraterno.

    Rispondi
    1. tommaso ha detto:
      2 Giugno 2025 alle 13:41

      Caro Maurizio, sei sempre un tesoro!

      Rispondi

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